Il cloud sarà veramente il futuro?

L’entusiasmo che si stà diffondendo intorno all’argomento Cloud computing può essere fondato. Google vuole con Chrome OS un sistema operativo completamente innovativo, e online. Niente più risorse scollegate dalla rete. Anche Microsoft stà evolvendo alcuni
servizi utilizzando Internet (Microsoft Office ad esempio). Molti altri produttori stanno offrendo spazio in GB completamente online (Box.net, Dropbox,etc.).
Ma quanto converrà tutto questo? Intanto questo estremizzare i servizi online obbligheranno gli utenti a disporre di connessioni online permanenti (e in Italia sappiamo quanto sia opprimente il digital divide), e chi non potrà permetterselo? Semplice: ne rimarrà fuori.
Un mio ragionamento poi si è spostato sull’impatto ecologico del clouding. Io penso che la rivoluzione in atto porterà ad un aumento sempre più costante di energia elettrica. Il dover gestire milioni di connessioni di dati,e di applicazioni residenti sui server dei grandi produttori di servizi, implicherà un massiccio uso di server in load balancing. Immaginate Google, che già ha server farm giganteschi per la sola ricerca, pensiamo a cosa dovrà investire per rendere funzionante il futuro sistema operativo Chrome Os?
I nostri computer è vero, saranno senza hard disk, non dovranno elaborare applicazioni, tutto sarà gestito in remoto, e i nostri computer saranno banali terminali. Ma il consumo energetico delle server farm saranno ben maggiori che l’equivalente accendere e spegnere i pc quando ci servono.I fornitori di clouding saranno 24hr al giorno funzionanti.In più la libertà di scegliere, cosa installare, cosa disinstallare, usare i nostri computer offline, o online, ci saranno in futuro preclusi.

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