Windows 8 Consumer Preview

Ho installato Windows 8 Consumer Preview appena reso disponibile sul sito Microsoft. Ho provato solo piattaforme virtuali per l’installazione di Windows sul mio Mac. Con Vmware Fusion, dopo l’installazione, la scheda di rete non veniva riconosciuta, quindi ho dovuto abbandonare l’idea di provarlo con il prodotto di Vmware. Sono passato quindi all’installazione su Parallels, dove è andata a buon fine tranne che se gli fate installare il Parallels Tools ,Windows 8 smette di far funziona il cursore del mouse; quindi ho dovuto disinstallare manualmente con la tastiera il software. Windows 8 quindi ha ripreso a funzionare tranquillamente.
Veniamo all’impressione sul nuovo sistema operativo, che ricordo ancora in Beta. L’installazione su un ambiente virtuale è risultato molto rapido. Fin qui tutto a posto. Partiamo invece con le note stonate. Metro. La nuova interfaccia grafica, che è di partenza su Windows 8, risulta secondo me scioccante per chi proviene dalla vecchia di Windows 7 e precedenti. Sembra una forzatura volere uniformare la grafica di Windows Phone, Xbox 360 con un sistema operativo desk. Non mi risulta così immediato come invece molti su internet  dicono. Lo trovo anzi, poco friendly. Cosa faremo quando avremo 100 programmi installati, dovremo scorrere a destra e a sinistra per trovare quello che vogliamo, oppure dovremo utilizzare la ricerca. Altra nota negativa, hanno fatto sparire il tasto start senza darne invece facoltà all’utente, spero venga riattivato nella versione finale. Il sistema operativo rimane retrocompatibile verso le vecchie versioni, quindi rimangono NTFS come gestione dei files, e FAT32/FAT. Su questo versante quindi niente di innovativo, rivoluzionario niente. Praticamente Windows 8 Consumer Preview è un aggiornamento grafico di Windows 7, dove però lo vedo orientato per un uso casalingo. Non ho idea di cosa penseranno i responsabili informatici delle aziende nel vedere questa versione. A me la nuova GUI non piace, preferirei che la nuova versione lo inserisca come facoltativo, e non come obbligatorio.

 

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